Il Pm dei minori, Anna Maria Fiorillo, ha chiesto al Csm di fare chiarezza sul caso Ruby.
Il caso Ruby dovrebbe ormai essere chiuso, ma qualcuno non è d’accordo: il pm dei minori, Anna Maria Fiorillo si è detta intenzionata a rivolgersi al Csm, dal momento che «le parole del ministro Maroni che sembrano in accordo con quelle del procuratore Bruti Liberati non corrispondono a quella che è la mia diretta e personale conoscenza del caso». La Fiorillo, che nella notte in cui Ruby venne rilasciata dalla Questura di Milano si occupò personalmente della vicenda, ha aggiunto: «Penso però che sia importante soprattutto il rispetto delle istituzioni e della legalità, cosa a cui ho dedicato la mia vita e cosa in cui credo profondamente». Il magistrato, inoltre, ha scritto in una lettera al Csm: «Poichè il ministro ha tenuto a rimarcare che il corretto comportamento degli agenti è stato confermato anche dalla autorità giudiziaria per voce del procuratore Edmondo Bruti Liberati all’esito di specifica istruttoria, chiedo che la discrepanza con i dati di realtà che sono a mia conoscenza venga chiarita». E, sull questione dell’affido di Ruby ha rimarcato: «Si deve sapere che io non ho mai dato alcuna autorizzazione all’affido della minorenne».
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