/ Nuovi scontri a Brescia tra un gruppo di manifestanti e la polizia. Tutto è nato dopo il lancio di una bomba carta in via San Faustino, durante lo svolgimento di un corteo di solidarietà verso i quattro immigrati asserragliati sulla gru dallo scorso 30 ottobre.

Tre poliziotti sono rimasti feriti: uno è stato medicato sul posto; altri due sono stati ricoverati in ospedale. Fino a quel punto non si erano registrati momenti di tensione anche se il corteo, di almeno mille persone, aveva più volte scandito slogan contro le forze dell’ordine. Poi all’improvviso l’esplosione della bomba carta. E bottiglie e sassi verso le forze dell’ordine che hanno risposto con due cariche.



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Già lunedì scorso c’erano state frizioni tra manifestanti e agenti. Il corteo, cui si sono aggregati centri sociali e no global (provenienti anche dal Leoncavallo di Milano), era composto da manifestanti arrivati da Parma, Bergamo, Verona e Milano. Oltre a esprimere solidarietà agli immigrati l’intenzione era anche protestare contro un appuntamento dell’organizzazione di estrema destra Forza Nuova che, invece, non c’è stato.A quanto si è appreso alcune persone sono state fermate.



 

Sulla protesta degli immigrati sulla gru, si è espresso anche il ministro dell’Interno Roberto Maroni: «La legge va rispettata. Se non ci sono i requisiti per ottenere il permesso di soggiorno, o si cambia la legge, ma non è che possiamo perché uno si mette a fare gesti eclatanti, violarla. Se é stato truffato da qualcuno, lo denunci e noi lo perseguiremo. L’unica cosa che mi infastidisce è dire che lo Stato ha truffato qualcuno. Non possiamo accettare il ricatto per violare la legge, mi pare una cosa assurda e inaccettabile che è evidente agli occhi di tutti».