SARAH SCAZZI – Gli sms di Sabrina Misseri e i dubbi negli interrogatori a zio Michele: l’ha violentata? – Sembra davvero difficile arrivare a una verità nel delitto di Avetrana, costato la vita alla giovanissima Sarah Scazzi. In carcere ci sono ancora la cugina Sabrina Misseri e lo zio Michele che continuano ad accusarsi a vicenda dell’omicidio.
Ed emergono nuovi stralci dell’interrogatorio del 5 novembre scorso a Michele Misseri, quello dove l’uomo dice che la figlia aveva detto di lui: “Papà è troppo bravo, non lascia piste”. In quell’occasione gli inquirenti hanno chiesto a Michele anche spiegazioni su due sms inviati da Sabrina alla sorella Valentina. Il primo dice: “Zitta, non dire niente, perché sennò metti nei casini papà”. Nel secondo invece: “Attenzione, quello è il cellulare di Sarah. Zitta, quando vieni a casa parliamo”. L’uomo ha cercato di spiegare che Valentina era in macchina con la madre di Sarah e dunque Sabrina voleva evitare che la sorella dicesse qualcosa di sconveniente. Sabrina, sempre secondo il padre Michele, sperava che le indagini non svelassero che il cellulare era stato in un luogo diverso da quello del ritrovamento.
Nel corso dell’interrogatorio gli inquirenti sono anche tornati sulla presunta violenza sessuale compiuta da Michele Misseri sulla nipote morta, confessata in un primo tempo dall’uomo. Infatti, Misseri spiega di aver avuto intenzione di compiere l’atto, ma di non averlo fatto. Avrebbe quindi confessato la violenza in un primo tempo per rendere più credibili le accuse nei suoi confronti, anche perché aveva spiegato di aver spogliato Sarah. Ma nel corso dell’interrogatorio interviene anche Roberta Bruzzone, criminologa consulente di Daniele Galloppa, avvocato dell’uomo, che chiede ancora di spiegare bene cosa ha fatto. L’uomo si limita a dire “violentata”. E a una nuova conferma sulla circostanza risponde “sì”. Dunque restano i dubbi anche su questo presunto episodio di violenza.