Spuntano nuove testimonianze sul caso senza fine di Sarah Scazzi. Anna Pisanò, teste dell’accusa, ha rivelato che a casa di Emma Serrano, sorella di Cosima e zia di Sabrina Misseri, era tenuta nascosta una corda.
Quella del delitto? “Era a casa sua in una busta prima della scoperta del corpo” ha detto la donna. Ma se i periti hanno detto che l’arma del delitto è una cintura’ Ennesimo depistaggio di una vicenda sempre più intricata, dove parenti e familiari si accusano, si scagionano, si difendono in continuazione. L’episodio risale a metà di settembre, Anna Pisanò va a trovare Concetta, la mamma di Sarah. Quando è lì viene a sapere che è nascosta una corda a casa di Emma, l’altra sorella, che nei primi tempi ha tenuto i contatti fra la famiglia di Sarah e la famiglia della terza sorella Cosima, moglie e madre dei due indagati per l’omicidio.
«Ho da riferirvi un’altra circostanza, ovvero che, a circa venti giorni dalla scomparsa di Sarah, mentre mi trovavo a casa di Concetta Serrano, – dice la isanò nell’interrogatorio che risale al 27 ottobre – per farle visita, Concetta mi disse che il pomeriggio della scomparsa di Sarah mentre erano tutti impegnati nella sua ricerca, la sorella Emma Serrano, ha notato un cane di piccola pezzatura con in bocca una corda. Concetta mi disse che la sorella aveva sottratto la corda al cane, l’aveva messa in una busta e poi portata presso la sua abitazione (di Emma)».
Aggiungendo: «Io chiesi a Concetta perché la sorella non avesse portato la corda ai carabinieri, e lei mi rispose che, per il momento l’avrebbero tenuta loro e che, se avessero ravvisato la necessità, l’avrebbero consegnata agli inquirenti».