Nuove rivelazioni sullo sconvolgente delitto di Avetrana. Oggi, nel corso delle trasmissioni Domenica In e Domenica 5, sono intervenuti il legale e il consulente della difesa di Michele Misseri.

Michele Misseri avrebbe confessato al proprio avvocato, Daniele Galloppa, di temere per la propria incolumità. A metterla a repentaglio, secondo l’uomo accusato dell’omicidio di Sarah Scazzi, la figlia Sabrina, accusata con lui del delitto. A rivelarlo è lo stesso legale, nel corso della trasmissione Domenica In, su Rai Uno. «Prima dell’incidente probatorio – ha spiegato – , il mio assistito ha chiesto personalmente di parlare con la polizia penitenziaria che era lì presente, per avvertirla che la figlia l’avrebbe anche potuto aggredire nel momento in cui lui andava a riferire determinate circostanze: pensava che potesse succedergli qualcosa». Venerdì scorso, padre e figlia si erano ritrovati nella stessa stanza per l’incidente probatorio. «Il mio assistito – ha aggiunto Galloppa – durante l’incidente probatorio cercava di scorgere la figlia attraverso due agenti della polizia penitenziaria che naturalmente impedivano la visuale. Lui aveva cercato in tutti i modi di far credere agli organi inquirenti che quello che era avvenuto fosse stato un incidente. Dicendo questo, naturalmente, voleva alleggerire la posizione della figlia rispetto a quello che era accaduto».



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 Nuove rivelazioni anche sulla presunta violenza sessuale. «Mi ha esternato – ha dichiarato il legale riferendosi a Misseri – di non aver mai abusato del corpo della povera Sarah, una volta morta; e di non averle usato violenza già precedentemente al 5 novembre, nel momento in cui appunto siamo stati sentiti dai magistrati, una volta che il mio assistito lo aveva richiesto espressamente e dopo il colloquio avuto con la dottoressa Bruzzone». Sul perché «non l’abbia detto o che quanto meno non abbia ripetuto quanto era nelle sue intenzioni», l’avvocato ammette: «io non so dire, non sono nella testa del mio assistito, né tantomeno mi posso permettere di forzarlo in tal senso». Sulla vicenda si è espresso oggi anche il consulente della difesa di Michele Misseri, Giancarlo Umani Rocchi, che alle telecamere di Domenica Cinque, su Canale Cinque, ha riferito: «Michele era lucido, molto presente e ha detto cose logiche e credibili: non è mai caduto in contraddizione». Non solo: «Si è più volte commosso quando si parlava di Sarah, della sua infanzia e dell’affetto che nutriva per lei. Se dovessero accordargli i domiciliari, non potrebbe tornare nella casa di famiglia e credo che gli avvocati abbiano pensato a un convento, dal momento che l’unico desiderio di Misseri è fare il contadino».



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