Ultimo colpo di scena nella vicenda Sarah Scazzi. Potrebbe essere stata uccisa vicino al pozzo nella campagna di contrada Mosca dove poi venne gettato e nascosto il cadavere.
Lo sostiene l’avvocato Vito Russo uno dei difensori di Sabrina Misseri. Lo dirà stasera durante la trasmissione Vita in diretta su Rai 1. Il legale dice che ha una idea vaga della circostanza ma non si sente di escluderla. E’ giunto alla conclusione di questa ipotesi analizzando gli atti processuali. “Sarah potrebbe essere stata «colpita e trasportata in luogo differente dove poi si è consumato il delitto” ha detto. Ci sono comunque forti dubbi sull’orario in cui è avvenuto il delitto.
“Se le indiscrezioni sulle analisi dei Ris fossero confermate cambierebbe tutto, a cominciare dall’orario in cui è stata uccisa Sarah e le parole di Michele Misseri sarebbero ancora una volta smentite”, ha detto l’avvocato Russo. La morte di Sarah era stata collocata tra le 14.28 e le 14.35 del 26 agosto scorso. Alcuni quotidiani rivelano che l’autopsia mostra l’assenza di tracce di cibo nello stomaco della ragazza che, però dopo le 13, aveva mangiato un sofficino subito prima di uscire di casa per raggiungere la cugina Sabrina.
Se fosse stata uccisa verso le 14.30, Sarah non avrebbe avuto il tempo di digerire. L’assenza di cibo nello stomaco farebbe quindi posticipare di almeno un paio d’ore l’ora del delitto. “I dubbi in questa vicenda si moltiplicano – prosegue Russo – e anche le certezze degli inquirenti cominciano a vacillare”.