Cinzia Gimelli, psicologa che ha l’incarico di seguire lo stato mentale di Sabrina Misseri, è intervenuta alla trasmissione televisiva “La vita in diretta”. Ha raccontato dello stato di salute di Sabrina, ha detto alcune sue dichiarazioni inedite.
Ad esempio che lei non è mai stata gelosa di Ivano, il ragazzo 27enne che piaceva anche a Sarah, gelosia che fino ad oggi è considerato il principale movente dell’omicidio di Sarah. “No, mi ha detto che è interessata a qualcun altro ma non a Ivano” ha detto la psicologa. Solo un’altra delle bugie che Sabrina avrebbe raccontato fino ad oggi? Sabrina comunque sta bene fisicamente, non è dimagrita come si è detto nei giorni scorsi, e vuole sapere cosa pensano di lei gli italiani, quale sia la maggioranza, i colpevolisti o gli innocentisti.
La Gimelli senza entrare nel dettaglio ha poi parlato di una nuova possibile pista, di una terza persona coinvolta nella sordida faccenda. Potrebbe essere Cosima Misseri, la madre e moglie di Michele, su cui in questi ultimi giorni si sono concentrati diversi sospetti, specie da quando si è scoperto che la donna, il 27 agosto, il giorno dopo la morte di Sarah, avrebbe telefonato dalla zona dove era stato gettato il cadavere della ragazza. La psicologa fa capire che Michele Misseri potrebbe aver accusato Sabrina proprio per coprire la moglie. Sulla rivista Panorama in edicola in questi giorni poi un lungo servizio che cerca di fare il punto sulla vicenda Scazzi. Intitolato “Sabrina dei misteri” l’articolo si concentra proprio sulla figura della cugina di Sarah, le sue bugie, le sue verità.
In particolare vengono presentati i punti fermi dell’indagine e gli interrogativi ancora aperti. Nel primo caso, di certo c’è solo che Michele Misseri fino ad oggi è l’unica persona realmente coinvolta nel caso, avendo indicato di sua iniziativa il luogo dove era nascosto il corpo di Sarah. E’ invece ancora dubbio il movente dell’omicidio: Michele Misseri ha cambiato versione otto volte.
Dubbio è anche il ruolo di Cosima Misseri. Non si sa poi neanche l’ora esatta della morte: nell’articolo si pone il dubbio che forse Sabrina abbia chiamato lei dal cellulare di Sarah, per crearsi un alibi, e quindi l’omicidio sia avvenuto prima dell’ora ritenuta fino ad oggi, cioè tra le 14.28 e le 14.35. Secondo la difesa poi è un margine di tempo troppo stretto per commettere un delitto di questo tipo.