Marina Patriti, 44 anni, manca da casa sua dallo scorso 18 febbraio. Un caso che ha fatto poco scalpore, a differenza di quello di Sarah Scazzi, probabilmente anche per la differenza di età, ma altrettanto misterioso. E soprattutto ben più lungo come arco di tempo Adesso gli investigatori dicono di essere vicini alla soluzione del caso.
Lo ha detto il procuratore di Pinerolo: “Auspichiamo che si arrivi a una soluzione del caso in tempi ravvicinati”. La donna, casalinga, madre di tre figli dai 5 ai 23 anni e soprattutto titolare di un conto in banca di 600mila euro, non dà più notizie da otto mesi. Quel giorno aveva mandato un sms al marito: “Me ne sono andata, vai a prendere il bambino”. Ma al’asilo va una bambina, non un bambino. Il primo sospetto. Quindi una lettera d’addio: “Me ne sono andata con il mio amore, i ragazzi capiranno”.
La grafia, dicono gli esperti, è quella della donna, ma è chiaramente una scrittura tremante, come se fosse stata costretta a scrivere sotto minaccia. Poi c’è il mistero della macchina: parcheggiata in un piazzale, con il sedile arretrato mentre lei guidava attaccata al volante. Il marito è sicuro: non se n’è andata da sola.
Parcheggiata in retromarcia, un modo che Marina detestava. Si sospetta, anche se non c’è nessun indagato ufficiale, della donna con cui il marito aveva avutro una fugace relazione. Stupisce poi che il padre della donna abbia sempre voluto tenere la vicenda nascosta, evitando che se ne parlasse ai televisioni e giornali. Il conto di 600mila euro, dono del padre stesso, intanto è ancora tutto intatto in banca.