Ecco la corda con cui il 26 agosto fu strozzata la piccola Sarah Scazzi. Non c’è ancora la certezza scientifica che sia proprio la corda dell’omicidio o quella usata per calare nel pozzo il cadavere, ma sicuramente è la prova più importante acquisita fino ad oggi.
E’ stato Michele Misseri a indicare alle autorità dove si trovasse l’oggetto lungamente cercato da settimane: era nascosta nella macchina della moglie. E adesso si aggrava anche la posizione di Cosima Misseri. La corda era nascosta all’interno dell’Opel Astra usata dalla moglie di Michele Misseri, Cosima, la cui situazione giudiziaria si starebbe aggravando di ora in ora. Ieri Michele Misseri durante diverse ore di interrogatorio aveva scaricato ogni responsabilità dell’omicidio di Sarah sulla figlia Sabrina, cambiando per l’ennesima volte versione dei fatti. Michele Misseri ha fatto trovare oggi anche il mazzo di chiavi che la ragazzina portava con sé il giorno in cui fu eliminata. Le chiavi erano nascoste nella cavita’ di un albero nelle vicinanze del pozzo dove fu gettato il cadavere. Cambia tutto ancora una volta dunque.
Sabrina avrebbe fatto tutto da sola. Lui avrebbe soltanto occultato il cadavere e la violenza sessuale era un´invenzione. L’avvocato di Misseri, Daniele Galoppa, è entrato in carcere insieme con la criminologa Roberta Bruzzone che forse è riuscita a trovare le parole giuste per far parlare Michele. Dopo due ore dal loro ingresso in carcere è arrivata la telefonata in procura. «Michele vuole essere ascoltato, ha delle cose molto importanti da dire».
Adesso si vuole capire dove esattamente sia avvenuto il delitto visto che nel garage dove si è sempre detto fosse avvenuto non sono state trovate tracce biologiche.