Circa 90 feriti in maggioranza tra le forze dell’ordine. Una decina di giovani arrestati. Strade messe a ferro e fuoco, negozi distrutti e macchine incendiate.
E’ il primo bilancio dei violenti scontri di oggi fra polizia e manifestanti. In mattina avevano sfilato pacificamente gli studenti contro la riforma Gelmini, poi alla notizia della vittoria del governo Berlusconi sul voto di fiducia, è scoppiata al violenza di una frangia estremista guidata dai black block. Adesso arrivano le dicharazioni degli esponenti politici. Il più irato è il ministro Sacconi: «Siamo in presenza di una violenza vergognosa che non ha la minima dignità politica, è una violenza comune che merita solo una parola: repressione».
Gianfranco Fini ha inviato un messaggio inviato al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro: «Tale ignobile episodio è espressione di una logica criminale», aggiungendo che «deve indurre tutti, istituzioni, parti sociali e partiti a condannare con fermezza questa inaccettabile violenza, nella consapevolezza della necessità di un forte impegno a difesa della democrazia, della legalità e della libertà nel nostro Paese».
Ignazio La Russa: «Oggi c’è stata una sorta di raduno nazionale di tutti coloro che avevano il preciso obiettivo non di manifestare una protesta, un’opinione», ha detto «ma di attaccare le forze dell’ordine, di impedire il legittimo percorso dell’ attività parlamentare».
Polemico Bersani: . «Il ministro dell’Interno deve chiarire come siano potuti accadere incidenti così gravi nel centro di Roma», ha detto. «È intollerabile e incredibile che dentro manifestazioni abbiano trovato spazio e siano riusciti a inserirsi teppisti, violenti e Black Block ben riconoscibili, e che sia stato possibile produrre devastazioni in pieno centro a Roma».