La manifestazione degli studenti contro la riforma Gelmini e il governo ha gettato Roma nel caos. Guerriglia, vetrine distrutte, cariche di polizia. Gli studenti hanno cercato di fare irruzione verso il palazzo del Senato ma sono stati contenuti dalle forze dell’ordine.

Tentativo di irruzione anche a Palazzo Grazioli, abitazione di Silvio Berlusconi. In piazza Venezia e a Botteghe Oscure c’è stato lancio di fumogeni e petardi contro i mezzi blindati delle forze dell’ordine fermi all’ingresso di via degli Astalli, strada che porta davanti palazzo Grazioli. Tensione e incidenti anche in piazza del Campidoglio, via del Plebiscito e Botteghe Oscure. Gli studenti (per alcuni si tratterebbe di black block infiltrati nei cortei) hanno lanciato petardi, fumogeni e distrutto diverse vetrine in Corso Vittorio Emanuele.



I commercianti hanno quindi abbassato tutte le vetrine. Paralizzata la circolazione in zona Piramide, dove gli studenti medi insieme a quelli di Roma Tre hanno esposto un grande striscione con la scritta: “Fiducia in questo stato non ne abbiamo, il futuro è nostro e ce lo prendiamo”. Il corteo ha raggiunto il Lungotevere, bloccando il traffico in via Marmorata e da Testaccio verso il centro. L’area dei palazzi del potere è presidiata da centinaia di agenti e carabinieri, molti in borghese.



Alcuni vicoli dietro piazza di Pietra sono stati chiusi, mentre è ancora aperta via del Corso. Un blindato della polizia con gli idranti sul tetto è stato schierato in piazza San Silvestro. Poliziotti e blindati sostano sotto il Campidoglio, in piazza Venezia, piazza Santi Apostoli e nei pressi di Palazzo Valentini, sede di Provincia e Prefettura. In piazza a Roma studenti sia universitari che medi, insieme a precari, operai, ricercatori, terremotati aquilani e attivisti dei movimenti di lotta per la casa e i beni comuni raccolti sotto la sigla "uniti contro la crisi". Con loro anche il popolo viola.



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