La Chiesa Cattolica celebra oggi Santa Maria Crocifissa di Rosa, al secolo Paola Francesca Maria Di Rosa. Figlia di un ricco imprenditore bresciano, rimane orfana della madre, Camilla Albani, una nobile bergamasca, a soli 11 anni. Il padre decide di mandarla a studiare nel collegio della Visitazione dove rimarrà fino ai 17 anni. Una volta fuori dal collegio, il padre tenta di farla convolare a nozze, ma la figlia intende rimanere fedele al voto di castità fatto in istituto.



Viene, quindi, mandata ad Acquafredda, nel Bresciano, sulle rive del Chiese, dove ha il compito di dirigere una fabbrica di famiglia con circa 70 operaie. Coniuga l’attività lavorativa a quella caritativa, organizzando aiuti per i poveri, gli ammalati e dedicandosi all’istruzione religiosa femminile. Assieme ad altre ragazze, svolge anche lì attività di infermiera, pur senza alcun riconoscimento civile o religioso. Quando nel 1836 la Lombardia viene colpita dal colera, che miete 32mila vittime, Paola Francesca e le sue ragazze prestano servizio nel lazzaretto, assistono i malati a casa e si occupano degli orfani e danno vita a due scuole per sordomuti. Dà anche vita a due scuole per sordomuti.



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L’opera di Paola Francesca e delle sue ragazze, che nel 1840 sono ormai 32, continua: sono infermerie preparate, adatte anche all’istruzione religiosa, ma la situazione politica del tempo crea non pochi ostacoli al loro riconoscimento. I bresciani, tuttavia, sanno bene quanto prezioso sia il loro lavoro. Se ne accorgono, soprattutto, nel 1849, durante le“Dieci Giornate”, quando Brescia si ribella agli austriaci e subisce la rappresaglia ordinata dal feldmaresciallo Haynau.

 

In quel contesto Paola Francesca sarà lì con le sue ragazze a soccorrere i feriti e dar loro conforto. Nel 1851 l’intrepida attiva, finalmente la prima approvazione dal Vaticano che riconoscerà la congregazione religiosa sotto il nome di Ancelle della Carità. Paola Francesca, nel 1852 pronuncia i voti e diventa suor Maria Crocifissa. Assieme alla Ancelle, la sua opera si estende in tutta la Lombardia e nel Veneto. Muore, tuttavia, poco dopo, dopo essersi ammalata, a 42 anni. Srà proclamata santa da Pio XII 1954. Le sue spoglie sono conservate nella Casa madre di Brescia.