All’interno dell’inchiesta sulla pericolosità delle Minicar, avviata mesi fa dalla Procura della Repubblica di Roma, è stato ascoltato il presidente della Provincia di Roma Marcello Aranci, che ha preannunciato la possibilità per l’Italia di rifiutare l’omologazione delle piccole vetture da città.
Durante il colloquio con i sostituti procuratori, Aranci ha ribadito l’esigenza di verificare in Commissione Europea la possibilità di innalzare il limite di peso delle Minicar sopra i 350 kg attuali. La proposta è di tenere il peso imposto come base al quale aggiungere il peso di eventuali dotazioni di sicurezza, creando un sistema virtuoso e premiante.
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DEL POSSIBILE BLOCCO DELLE OMOLOGAZIONI PER LE MINICAR IN ITALIA
“Si corre il pericolo – ha dichiarato Aranci – che, alla luce dell’aumentare del parco circolante, di fronte all’ipotesi che queste vetture possano rappresentare un rischio per la sicurezza stradale, l’Italia potrebbe trovarsi ad applicare l’art 4 comma 6, della stessa 2002/24/CE che prevede il rifiuto da parte di uno stato membro di rilasciare l’omologazione. La Consulta ha già ascoltato ANCMA , che rappresenta i costruttori, che si sono resi ben disponibili ad intervenire implementando le dotazioni di sicurezza qualora l’aumento di peso non infici l’omologazione”.