La Chiesa cattolica celebra oggi Santa Francesca Saverio Cabrini. Francesca, maestra elementare, diventata religiosa nel 1874, nel 1880 fonda a Codogno la congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù e, in onore di San Francesco Saverio, missionario dell’estremo oriente, aggiunge al suo nome quello di Saverio. Francesca vorrebbe raggiungere la Cina, come il santo per il quale ha una venerazione particolare, ma una volta venuta a conoscenza del trattamento riservato agli immigrati agli italiani, scaricati dalle stive e lasciati in uno stato di totale abbandono, costretti a vivere spesso in condizioni indecorose senza la minima assistenza, non ha dubbi: sarà l’America la sua terra di missione. Nel nuovo mondo non presta solo assistenza agli immigrati italiani, ma si spinge fino all’interno del Paese, convertendo e incontrando tribù che non avevano mai avuto rapporti con i bianchi.



La sua attività attraversa numerosi paesi. Fonda orfanotrofi, ospedali, convitti femminili, una trentina di fondazioni in 8 nazioni. A Granada apre un collegio femminile che ben presto diventa un istituto educativo ambitissimo dai potenti locali che fanno la fila per iscrivervi le proprie figlie in età da marito. Francesca accetta chiunque, senza distinzione di razza e religione. A patto, tuttavia, che le ragazze non siano il frutto di un’unione clandestina e che i potenti non le mandino nel suo istituto per “liberarsene”. «Non ci si libera di un essere umano dandolo in balia alle suore per lavarsi la coscienza!», era solita dire.



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La congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù è la prima ad essere composta da donne che svolgono attività missionaria e la prima a non dipendere da un ramo maschile. Ben presto, diventano economicamente autosufficienti grazie alla realizzazione, parallelamente alle opere assistenziali, di servizi a pagamento.

Francesca Cabrini, intuisce che la religiosità femminile deve essere valorizzata con modalità adeguate all’impegno missionario richieste dai tempi. Interpreta le opere della sua attività assistenziale e missionaria come atti di riparazione alle offese fatte a Gesù. Muore a Chicago nel 1917. nel 1946 è stata proclamata santa da papa Pio XII, la prima americana. Nel 1950 è proclamata Patrona degli emigranti.