Nato nel 1397 a Kety, paese a sud ovest di Cracovia, in Polonia, è noto anche come Giovanni di Canzio. Studente brillante, a 27 anni è docente di filosofia. Dopo i successivi studi in teologia, viene ordinato sacerdote a 34 anni. Continua per qualche anno a dedicarsi alla sua passione più grande, l’insegnamento fino a quando non viene inserito nel clero della collegiata di San Floriano in Cracovia. Dopo una breve esperienza come parroco di provincia torna a insegnare a Cracovia. Come precettore dei prìncipi della casa reale polacca, contribuisce all’educazione del principe Casimiro.
Il suo impegno educativo e sacerdotale non i limita agli ambiti cattedratici. Giovanni ama insegnare tanto quanto la strada,. Ai poveri di Cracovia sovente capita di veder entrare “il Professore” nelle loro abitazioni, o nei loro fatiscenti rifugi, a portar loro il necessario per sfamarsi. E, per sfamare i poveri, non di rado rinuncia a sfamare se stesso, digiunando e impiegando il suo stipendio da insegnante per comprare ai miseri della città gli alimenti che da soli non potrebbero procurarsi.
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Giovanni intraprende anche numerosi pellegrinaggi, il più lungo dei quali in Terrasanta, 4 a Roma, sempre a piedi, nel corso dei quali accompagna i viandanti dispensando loro saggezza e consiglio. Muore durante la Messa della vigilia di Natale del 1473. E’ proclamato santo nel 1767, da papa Clemente XIII. A Giovanni di Canzio è dedicata una cappella nella chiesa di San Floriano, la stessa nella quale inaugurò il suo ministero sacerdotale, come vicario parrocchiale, il giovane Karol Wojtyla. In Polonia viene celebrato il 20 ottobre. È stato proclamato patrono dell’arcidiocesi di Cracovia, degli insegnanti delle scuole cattoliche e della “Caritas”.