Messaggio di Benedetto XVI all’angelus natalizio ieri 25 dicembre. Prontamente oscurata la diretta mondiale da parte delle autorità cinesi. In Ciona infatti ogni genere di diretta viene mandata in differita di qualche minuto, in modo da poterne controllare i contenuti ed eventualmente passare alla censura.
E’ quanto è successo ieri quando il pontefice ha ricordato la persecuzione che vivono i cattolici cinesi: “Si rafforzino lo spirito, la fede, la pazienza e il coraggio nei fedeli della Cina continentale. Che non si perdano d’animo di fronte alle limitazioni alla loro libertà religiosa”. Il Papa ha ricordato anche i cristiani perseguitati nei paesi a maggioranza musulmana con un augurio “a tutte le comunità cristiane che ancora oggi soffrono la persecuzione e la discriminazione”, in particolare le “comunità cristiane in Iraq e in tutto il Medio Oriente, donando loro conforto e speranza per il futuro ed animando i responsabili delle Nazioni a una fattiva solidarietà verso di esse”.
E “i leader politici e religiosi” si impegnino “per il pieno rispetto della libertà religiosa di tutti”. Benedetto XVI ha toccato vari punti nel suo messaggio natalizio, anche i politici italiani: “Ogni loro scelta e decisione sia sempre per il bene comune”. Un pensiero ovviamente alla Terra Santa: “La luce del Natale risplenda nuovamente in quella Terra dove Gesù è nato e ispiri Israeliani e Palestinesi nel ricercare una convivenza giusta e pacifica”.