Almeno 80 morti e decine di feriti a Santiago del Cile nel rogo che ha avvolto il carcere di San Miguel giovedì. Il conto delle vittime, ora fermo a 81, potrebbe però salire ulteriormente nei prossimi giorni, perché l’identificazione dei cadaveri procede molto a rilento.
Così come lente sono le indagini su ciò che è accaduto all’interno della prigione. Il primo e più importante interrogativo a non aver ancora ricevuto una risposta è quello sull’origine delle fiamme. Testimoni riferiscono di carcerati arsi vivi. Mentre fuori dal penitenziario i parenti di chi è rinchiuso attendono notizie dei propri familiari.
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