Sono ore disperate e di angoscia per le sorti di Yara Gambirasio? Dov’è la tredicenne di cui non si hanno più tracce e notizie dallo scorso 26 novembre? Le ricerche continuano incessantemente nella speranza di ritrovarla, intanto Mohamed Fikri, il marocchino che era stato arrestato con accuse a suo carico relativamente alla scomparsa di Yara è uscito dal carcere di Bergamo, evitando i mezzi di informazione. E’ stato “vittima” dell’errore di traduzione dell’intercettazione telefonica. Errore che gli è costato giorni di carcere e pesanti accuse che lo collegano alla sparizione della ragazzina di Brembate di Sopra.
Il marocchino, riporta Corriere.it, richiederà un risarcimento di danni per ingiusta detenzione. Non solo, ma il ventitreenne avrebbe un solido alibi, fornito dal datore di lavoro del giovane per il giorno in cui la ragazzina è scomparsa.
Il datore di lavoro del marocchino, Roberto Benozzo, avrebbe confermato che negli attimi in cui Yara Gambirasio è scomparsa, riporta Corriere.it, Mohammed Fikri era con lui in cantiere. Il datore di lavoro non avrebbe dubbi sull’estraneità a questi drammatici fatti del suo dipendente, con lui in cantiere sia il 26 che il 27 novembre.
La sorella di Benozzo, Patrizia, avrebbe confermato le parole del fratello e aggiunto che Mohammed aveva prenotato il viaggio in Marocco già da tempo.