RAPEPLAY – Il videogioco giapponese Rapeplay fa discutere. Se in molti ci si è interrogati sugli effetti di quei videogame violenti in cui occorre eliminare fisicamente i propri avversari con i mezzi più disparati, in molti dovrebbero puntare il dito contro Rapeplay, un vero e proprio incitamento alla violenza sessuale.



Il videogioco Rapeplay ha infatti come protagonista un uomo il cui obiettivo è violentare tutti i membri di una famiglia composta da sole donne, di cui una minorenne. Come se non bastasse, una volta compiuta la violenza, il giocatore deve anche costringere le vittime ad abortire, se non vuole vedere comparire la scritta “game over”.



Rapeplay, in vendita da ben quattro anni, è di fatto bandito in Europa, eppure, come dimostra questo video servizio del Tg2, è facile scaricarlo persino in diverse versioni per soddisfare le esigenze dei “violentatori”. Il ministro Meloni ha deciso di intervenire, e ieri ha dichiarato: “Farò richiesta alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di intervenire presso i gestori che offrono la possibilità di scaricarlo da internet affinché lo rimuovano dalla rete”.

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