Sono quattro le vittime, tra uomini e una donna tutti sudamericani, dell’incendio divampato ieri notte nel centro ricreativo romano “Sabor Latino” un seminterrato, adibito a locale, in via Cappadocia, nel quartiere di San Giovanni a Roma. Sebbene siano necessari ulteriori riscontri per individuare le cause dell’incendio, una delle prime ipotesi che sono circolate nelle prime ore dopo il fatto parlano di un corto circuito dell’impianto di amplificazione che avrebbe originato il rogo. Subito il denso fumo nero avrebbe invaso il locale, impedendo alle persone di raggiungere le uscite, alcune delle quali erano bloccate.
Le fiamme sono divampate all’interno di un garage adibito a circolo culturale, denominato «Sabor latino», dove era in corso una festa privata a cui erano presenti circa trenta persone. Secondo quanto accertato dai militari dell’Arma l’uscita di sicurezza del locale era chiusa a chiave. Le generalità degli altri tre morti sono ancora da accertare in quanto erano sprovvisti dei documenti di riconoscimento.
«Era inevitabile che accadesse una cosa del genere: io in quel locale ci sono stato, nulla era a norma». È il racconto di un abitante della zona di via Cappadocia, a Roma, dove ieri sera, in un seminterrato adibito a locale, è scoppiato un incendio che ha causato la morte di quattro persone. «Si tratta di un locale di circa duecento metri quadri – continua il ragazzo -. All’interno c’Š una sorta di cucina e una sala più grande dove si balla». I vigili del fuoco hanno completato l’opera di spegnimento delle fiamme: all’interno del locale, al momento dell’incendio, erano presenti circa trenta persone. Sul posto sono presenti anche numerose auto dei carabinieri. «Magari lo chiudono per sempre questo garage – afferma un altro abitante -. La sera c’è sempre confusione».