Hanno costretto i bambini a spogliarsi. Dopo aver fatto uscire le bambine dall’aula, hanno imposto ai maschietti di calarsi i pantaloni e le mutande. E’accaduto nella terza elementare della scuola Gianni Rodari di Briona, un paesino di mille anime in provincia di Novara. I 10 bambini sono stati costretti a spogliarsi perché le maestre e la bidella volevano capire chi avesse sporcato il gabinetto. Dopo che il “colpevole” è stato scoperto, è stato punito di fronte ai compagni. Il grave fatto è accaduto lunedì mattina, dopo le 11, anche se la notizia è emersa solamente ieri.
Il bambino è stato messo in un angolo in castigo mezz’ora. La mamma è venuta a conoscenza del fatto solo grazie alla madre di un altro dei bambini denudati che l’ha avvertita. La donna, il giorno dopo, si è recata a scuola senza il figlio, protestando vivamente con la direzione didattica. La madre del bambino si è rivolta anche ad un legale. «Mio figlio era intimorito — ha raccontato la mamma del bambino costretto a spogliarsi per aver sporcato il gabinetto — e non mi ha detto nulla. Solo quando ha capito che sapevo, allora si è messo a piangere e ha parlato. Ora vedrò che decisione assumere e non escludo di denunciare chi gli ha fatto questo».
«Sono allibito», ha detto il Direttore didattico in seguito alla decisione delle maestre di far spogliare i bambini. «Mi hanno avvisato le stesse maestre che probabilmente solo il giorno successivo si sono rese conto della gravità del fatto accaduto», ha continuato il direttore. «Mi hanno spiegato – ha sostenuto – che di fronte all’ira della bidella non erano riuscite a mantenere la calma e a trovare un modo diverso per risolvere il problema».
La spiegazione non soddisfa per nulla la madre del bambino punito. Il bambino aveva chiesto più volte di andare in bagno. «Le maestre hanno detto di no fino all’intervallo. Così il bambino, che stava male, quando è riuscito a raggiungere il gabinetto ha fatto quello che poteva e, logicamente, si è sporcato » ha detto la madre.
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Pare che la bidella fosse andata su tutte le furie: «Sono stanca di pulire. Questi bambini non vengono educati dai genitori e dalle maestre» avrebbe detto in seguito ai fatti.