Secondo il presidente della Provincia Lui Durnwalder le vittime – fino ad ora sono nove quelle accertate – sono tutte altoatesine. Secondo gli ultimi aggiornamenti dalla zona del disastro non ci sarebbero dispersi come detto in un primo momento. Il conteggio però non è di facile esecuzione: non è semplice stabilire il conto delle persone che si trovavano sul convoglio al momento del disastro in quanto, essendo una linea di pendolari, quasi tutti salgono con abbonamento e quindi senza acquistare il biglietto prima della partenza. Ventisette i feriti di cui sette in gravi condizioni.
Ci sono ancora dubbi sull’identità di una delle vittime. I vagoni sono tutti finiti fuori dei binari dopo aver incocciato sulla massa di terra e di rocce che si è staccata dal monte soprastante. Una delle carrozze è rimasta in bilico sul greto del fiume Adige. Il primo vagone, quello che si trovava in testa, è completamente distrutto. I soccorritori hanno dovuto usare pale, picconi e anche le nude mani per liberare i corpi dalla fanghiglia e dalla terra.
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– I responsabili delle linee ferroviarie altoatesine escludono ogni ipotesi di guasto, in quanto il convoglio è semplicemente andato a sbattere contro la frana caduta proprio al suo passaggio. In quel punto i binari passano dentro una gola molto stretta. Per il capo dei geologi della Provincia di Bolzano, Ludwig Noessing, i motivi dello smottamento sono dovuti a infiltrazioni d’acqua.