La vignetta di Staino pubblicata sull’Unità, in effetti, non dimostra grandissimo gusto: Bobo ha davanti sua figlia e le dice: «Novantasei membri del governo polacco spariti di colpo». E la figlia risponde: «La solita storia, a chi tutto e a chi niente». Il riferimento della vignetta di Staino a Berlusconi e al suo governo è piuttosto ovvio. Il presidente polacco Kaczynski è morto in un incidente aereo in cui hanno perso la vita, assieme a lui, numerosi membri del governo e del parlamento, autorità civili, religiose e militari. Staino si augura che lo stesso accada a Berlusconi. Prevedibile, quindi, la levata di scudi in seguito alla vignetta di Staino pubblicata sull’Unità da parte di maggioranza e alcuni membri dell’opposizione in difesa, se non altro, di un minimo di decoro.
Dura la reazione del capogruppo al Senato del Pdl Maurizio Gasparri. Che, riferendosi alla vignetta di Staino pubblicata sull’Unità afferma: «La vignetta, se così si può definire, rappresenta una vergognosa offesa alle vittime della tragedia aerea che ha decimato il vertice della Polonia». Secondo Gasparri, con la vignetta di Staino «pur di augurare la morte a Berlusconi e al governo italiano, il giornale ha toccato punte di aberrazione indefinibili. Il cinismo e l’odio spinti alle estreme conseguenze, oltretutto a spese dei cittadini. L’Unità si vergogni per quanto pubblicato».
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Anche dall’opposizione arrivano critiche alla vignetta di Staino: «Di solito le vignette di Sergio Staino sono dirette, pungenti, spesso autocritiche e per nulla compiacenti verso la sinistra. Quella di oggi sulla tragedia che ha colpito la Polonia è invece priva di senso dell’umorismo e scivola su una pessima allusione che non ha niente a che vedere con la satira e con lo stile del vignettista. Credo che nessun lettore dell’Unità con un minimo di buon gusto abbia riso di fronte a quel macabro dialogo» ha detto Roberto Rao, capogruppo Udc in commissione di Vigilanza Rai .
Il direttore dell’Unità risponde alle accuse di chi gli rinfaccia la sconvenienza di pubblicare la vignetta: «Un sorriso anche nella tragedia: si può. Anzi, si deve trovare ovunque un sorriso, un respiro» scrive la De Gregorio.
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Staino risponde agli attacchi e difende la sua vignetta: «Non è nel mio stile fare vignette in cui si offendono vittime di tragedie«, dice Staino. «Mi sembrava una cosa così enorme che tutti quanti viaggiassero su un aereo. E’ questo “troppo” che volevo sottolineare, il fatto che viaggiassero tutti insieme e siano scomparsi tutti insieme» ha aggiunto l’ideatore della vignetta incriminata pubblicata sul’Unità . «Se poi qualcuna delle vittime si sente offesa mi dispiace, né volevo augurare la morte a Berlusconi. Trovo strano che in questa strana società delle volte serva un aereo polacco per andare al rinnovamento generazionale di una classe dirigente, e l’ho detto con la satira» ha concluso Staino.