Ancora rivelazioni sul caso Emergency e l’arresto dei tre medici arrestati con l’accusa di aver partecipato all’ideazione di un complotto per uccidere il governatore della provincia nella quale si trovava il loro ospedale. A fornirle, questa volta, è Maso Notarianni, il responsabile della comunicazione di Emergency. Che, intervistato dal blog di Susanna Ambivero – uno dei tanti che, sulla vicenda stanno facendo “controinformazione” – racconta la sua versione circa gli ultimi svolgimenti del caso.
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– Non ci sarebbe nessuna novità sull’arresto dei tre medici di Emergency. Il che, in realtà sarebbe una notizia. Notarianni, infatti, rivela, che dei tre medici non è dato saper nulla: dove si trovano, come stanno, quali accuse ufficiali sono state mosse contro di loro. Nulla. Anche in riferimento
– Secondo Maso Notarianni, al momento, nessuna accusa ufficiale sarebbe stata mossa nei confronti dei medici di Emregency. Ma, la cosa più grave, se si rivelasse vera, è che attualmente i tre non sarebbero tutelati legalmente. «La legge Afghana, realizzata, peraltro con il contributo di consulenti italiani, prevede che momento dell’arresto il cittadino abbia la tutela dell’avvocato», ha spiegato Notarianni. «E questo non sta succedendo. A quanto ne sappiamo noi, nessun avvocato li sta assistendo» ha detto il responsabile della comunicazione di Emergency.
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– Cosa sta facendo il governo italiano? Poco o nulla secondo il responsabile della comunicazione di Emergency. «Io trovo francamente imbarazzate che il nostro governo – che finanzia con, credo, 700 milioni all’anno il gobverno di Karzai – non riesca nemmeno a fare i modo che la legge afghana venga rispettata» ha detto il responsabile della comunicazione di Emrergency