VULCANO – La grande nube di cenere e polveri del vulcano islandese sotto il ghiacciaio Eyjafjallajokull viene rapidamente verso l’Europa, e raggiungerà oggi, dopo aver lambito la Finlandia, la regione di Mosca. Già raggiunto, nella serata di ieri, il nord Italia.

VOLI CANCELLATI – Sono migliaia i voli cancellati da e per l’Europa. Le ceneri, infatti, rischiano di bloccare i canali di ventilazione creando un pericoloso surriscaldamento della propulsione degli aerei. L’Enac, l’autorità dell’aviazione civile italiana, ha disposto per oggi lo stop ai voli dalle 6 alle 14 in tutto il nord Italia fino a 35mila piedi, cioè 10.668 metri, con l’autorizzazione dei soli voli di emergenza. Tutti gli aeroporti del Nord Italia, come Milano Malpensa, Torino Caselle, Milano Linate, Venezia, Bologna e Bergamo saranno quindi chiusi al traffico. Nessuna restrizione, precisa l’Enac, subiranno i sorvoli oltre il livello dei 35 mila piedi. In attesa dei prossimi bollettini meteo che consentano di capire come potrà evolversi la situazione, si tenta di capire come limitare al massimo i disagi di fronte ad una situazione senza precedenti.



Fino alle 14 di oggi, dunque, gran parte dei paesi europei mantengono la chiusura dello spazio aereo: Gran Bretagna, Francia, Germania, Belgio, Olanda, Austria, Svizzera, Romania, Paesi baltici, Repubblica ceca, Norvegia, Danimarca, Finlandia, Slovacchia, Ungheria e infine l’Italia, solo per il nord. Irlanda e Svezia,invece, hanno potuto riprendere l’attività.



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LA SITUAZIONE ITALIANA – Alitalia ha cancellato fino alle 12 di oggi i voli da e per Londra, Amsterdam, Bruxelles e Parigi. La compagnia invita i passeggeri con destinazioni da e per il Nord Europa e il Nord Italia, a controllare lo stato del proprio volo collegandosi al sito internet o chiamando il numero verde 800.650055. Ai passeggeri con voli cancellati è garantito il rimborso integrale del biglietto, in caso di rinuncia a voli alternativi, oppure la possibilità di riprogrammare il volo fino al 21 aprile senza il pagamento di penali.



La stessa cosa di Alitalia ha fatto Ryanair: gran parte di voli Ryanair da Orio al Serio sono cancellati fino alle ore 13 di lunedì 19 aprile. Nella giornata di ieri a Orio sono stati cancellati 27 voli in partenza e 26 in arrivo sulle rotte da e per Irlanda, Gran Bretagna, Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca, Olanda, Begio, Francia, Germania, Lettonia. Altre cancellazioni di voli sono previste per le giornate di sabato e domenica.

TRENITALIA – Per sopperire ai disagi Trenitalia ha deciso di aumentare le corse tra il nord e il resto del paese. Sono 6 le corse aggiuntive di Frecciarossa previste oggi tra Roma e Milano, con partenza da entrambe le stazioni alla stessa ora, alle 8.00, alle 14.00 e alle 18.00 e fermata a Bologna. Sempre oggi 4 collegamenti Frecciargento tra Venezia e Roma, con fermata a Bologna. Partenza da Venezia alle 11.30 e alle 19.27 e da Roma alle 9.50 e alle 13.50. Domani, 18 aprile, altri due treni Frecciarossa partiranno da Roma per Milano alle 8.00 e, alla stessa ora, da Milano in direzione di Roma.

 

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LE PERDITE – Nella giornata di ieri la “crisi” causata dal vulcano ha portato alla cancellazione di circa 10.500 voli sui 29.500 previsti. Gli esperti cominciano a quantificare le perdite: la Iata stima in oltre 200 milioni di dollari le perdite quotidiane delle compagnie aeree. È una situazione, dicono, ancor più grave di quella dell’11 settembre 2001, quando a causa degli attentati alle torri gemelle di New York furono interrotti i voli da e per gli Stati Uniti.

SCENARIO – L’attività del vulcano in Islanda potrebbe protrarsi per oltre un anno, e l’analisi delle ceneri del vulcano Eyjafjallajokull arrivate dall’università di Reykjavik non lascia ben sperare. Le ceneri, molto ricche di silicio, sono particolarmente sottili, e quindi – fanno sapere gli esperti – in grado di diffondersi su distanze più lunghe, creando problemi al traffico aereo. In altre parole, l’Europa potrebbe fare i conti, nel prossimo futuro, con altre “nubi tossiche” provenienti dall’Islanda.