La nube di cenere del vulcano islandese Eyjafjallajökull sta davvero provocando il caos nei cieli d’Europa e soprattutto sta dividendo gli esperti. Pascal Acot, ricercatore presso il Centre national de la recherche scientifique e storico dell’ecologia, interpellato da repubblica.it, racconta di aver sorvolato i Pirenei venerdì scorso e di non aver incontrato particolari problemi. Anzi, spiega che il blocco della circolazione aerea è dovuta alla “rigidità delle norme di sicurezza. Nessuno si vuole assumere la responsabilità di un rischio anche minimo di incidente aereo”. Per questo si potrebbe volare “passando di lato o di sotto” dalla nube che contiene le particelle più pericolose.



Dunque i rischi ventilati sono una bufala? Non è di questo parere Massimiliano Lanz, direttore del Dipartimento di ingegneria aerospaziale del Politecnico di Milano, interpellato dal corriere.it, che afferma: “I rischi portati da una nube vulcanica non si conoscono bene perché, per fortuna, il fenomeno è raro. Dunque è meglio mettere gli aerei a terra”.



Per avere qualche notizia in più sull’effettiva pericolosità di questa nube e per sapere se esistano realmente possibilità di aggirarla da parte degli aerei, abbiamo interpellato il Tenente Andrea Pieralice, metereologo della sala previsioni del Centro nazionale di meteorologia e climatologia dell’Aeronautica militare, dove ancora si continua ad analizzare la situazione.

Tenente, ci sono molte polemiche sul blocco degli aerei. Le compagnie hanno effettuato voli test dimostrando che non ci sono rischi. Ma allora non c’è nessun pericolo?

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La chiusura degli spazi aerei mi sembra una misura giustificata. Infatti, non abbiamo strumenti per poter dire quale sia la densità della nube. E anche se dovessimo riuscirci, sarebbe comunque difficile capire quali sono gli effettivi pericoli per gli aeromobili. L’espansione della nube è visibile solo via satellite e, conoscendo le correnti in quota, si può anche prevederne l’ulteriore diffusione. Chiaramente man mano che ci si allontana dal cono di emissione la densità diminuisce. Questo però non vuol dire che i rischi siano nulli.

 

Di vulcani però ce ne sono molti in Europa, ma mai c’è stata una situazione di questo tipo. Come mai? E quali sono i rischi per gli aerei?

 

È la prima volta che c’è un fenomeno di questo tipo con questa espansione. In Italia siamo abituati ad avere a che fare con l’Etna o con lo Stromboli, che però hanno coni vulcanici più piccoli. La pericolosità in questi casi è nota ed è reale. C’è stato infatti un incidente nella fascia equatoriale in Indonesia, dove ci sono molti vulcani attivi. Le particelle presenti nella cenere, formate da silicio, esplodono e si incendiano a 1.100 gradi. Se entrano nei motori, che hanno temperature superiori, rischiano di far prendere fuoco al motore stesso, oppure possono corrodere parte della carlinga.

 

Non è possibile rilevare la presenza di queste particelle o misurare la densità della nube con dei palloni sonda?

 

Che io sappia non esistono palloni sonda per questo tipo di rilevazione. Tipicamente si rilevano temperatura, umidità, pressione, vento, ma non la presenza di cenere, soprattutto in alta atmosfera.

 

Non sarebbe possibile allora volare sopra o sotto la nube?

 

La nube parte dal suolo e arriva fino a 10.000-11.000 metri. Certamente potrebbe non avere una diffusione omogenea, ma non lo si può sapere a priori, anche perché questa nube non si vede a occhio nudo. Il pilota non può vederla come vede una nube temporalesca, non può quindi riconoscerla ed evitarla.

 

Qual è la situazione in Italia?

 

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Ogni sei ore il Met Office diffonde delle mappe aggiornate del Volcanic Ash Advisory Centre di Londra sulla situazione  () La nube è arrivata in Italia sabato e ha coperto tutte le regioni settentrionali arrivando fino alla Toscana. Su Roma non è ancora giunta. Naturalmente gli abitanti non si accorgono della sua presenza perché come dicevo prima non è visibile a occhio nudo. L’unico effetto rilevabile si potrebbe avere al tramonto, con una banda di rosso più intensa oppure con la visione di aloni particolari intorno alla Luna.

 

Quanto potrà andare avanti questa situazione? La popolazione corre rischi?

 

Il vulcano sta ancora emettendo cenere. Il fenomeno non potrà andare avanti per molto, ma solo allora si comincerà a diradare la nube con la dispersione delle particelle più pericolose. Cadranno al suolo, senza però effetti nocivi per la popolazione. I rischi si hanno solo in Islanda nei pressi del vulcano a causa dell’emissione di gas.