L’uomo che questa mattina si era asserragliato in un garage a pagamento, con una bombola del gas alla quale aveva minacciato di dare fuoco, facendo così esplodere il palazzo, si è arreso. L’uomo si era asserragliato dalle 11 di mattina in un garage condominiale di Roma, in via Mesopotamia al civico 17, nel quartiere Appio-Latino. L’uomo che che si era asserragliato nel garage e che minacciava di far saltare in aria il palazzo, aveva iniziato una lunghissima trattativa con le forze dell’ordine. Sul posto si sono recate diverse volanti dei carabinieri e della polizia, e alcune autoambulanze. Il palazzo nel quale si trovava l’uomo, di cinque piani, è stato fatto evacuare dalle forze dell’ordine in via precauzionale.



Pare che il garage a pagamento nel quale l’uomo di era asserragliato, fosse di proprietà della sua famiglia. Il folle gesto sarebbe nato da continui litigi con la madre e dalla sua decisione, sembra, di liquidare l’attività. L’uomo, che sarebbe stato licenziato dalla madre da un giorno all’altro, chiedeva di tornare a lavoro, fosse anche per mille euro al mese. Uno dei condomini del palazzo nel quale si trovava il garage ha raccontato che l’uomo «litigava da alcuni anni con lei per la gestione del garage. L’ultima lite furibonda c’è stata alcuni giorni fa». Un dipendente, del garage ha, poi, raccontato: «Lavoro al garage da circa 4 mesi. Tony mi ha sempre raccontato che la madre senza motivo lo ha cacciato dall’attività».



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L’UOMO SI ARRENDE DOPO AVER PARLATO CON LA MADRE – Pare che i fatti siano giunti ad una svolta quando è giunta la madre dell’uomo sul posto. Dopo il colloquio con la donna, è uscito dal garage di sua spontanea volontà e si è consegnato alla polizia.  

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