«Pronto, è il Paradiso? Sì, sono la moglie… Attenda…». E’ Sandra Mondaini che, ancora sotto shock per la morte di Raimondo Vianello, intervistata da Il Corriere della Sera il giorno dopo i funerali di Raimondo, mostra la voglia di tornare a sorridere. E di ricominciare con quell’ironia che l’ha sempre contraddistinta. «Io adesso Raimondo lo chiamo in Paradiso, lo chiamo tutti i giorni da quando giovedì se ne è andato» ha raccontato Sandra Mondaini.



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– Sandra, dalla morte di Vianello non si è ancora ripresa. Ma vuole riuscirci. Dopo una durissima giornata, per esempio, racconta che giovedì pomeriggio ha sentito il bisogno di uscire e si è fatta accompagnare al supermercato. Dove ha incontrato tante persone che tentavano di consolarla: «Ho sentito tanta solidarietà, mi dicevano “signora ci dispiace”…» ha detto Sandra. E riferita ai tanti personaggi famosi che le hanno espresso la medesima solidarietà della gente comune «quelli o sono amici o sono falsi», ha detto Sandra Mondaini. Ricordando, tra i primi, in particolare, Pippo Baudo, «siamo come fratelli» e Silvio Berlusconi: «sono apolitica ma voglio bene a Silvio perché conosco la sua sensibilità»



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Sandra Mondaini ha spiegato, inoltre, ha proposito dell’ormai noto necrologio in bianco, di averlo fatto «per non scrivere cose ovvie, quelle che si scrivono sempre in queste occasioni».

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