Dalle 8 si riprende a volare. Non ovunque né in maniera regolare. I ministri dei trasporti europei, tuttavia, hanno stabilito la riapertura degli aeroporti. Alla decisione si è allineata immediatamente anche l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), che ha annunciato che i voli italiani sarebbero ripartiti tutti alla medesima ora, mentre quelli internazionali in misura graduale.



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– Complessivamente dovrebbe ripartire, secondo le decisioni dei 27 Paesi europei, il 45 per cento degli aerei, contro il 30-35 per cento dei ieri. I cieli d’Europa continueranno a essere suddivisi in tre zone, in base alla percentuale di ceneri presenti nell’area. Ne rimarrà una off-limits, quella più vicina al vulcano, un’altra dove è stata riscontrata la presenza di ceneri ma per la quale è stata prevista la riapertura, non essendone stata verificata la pericolosità, e un’altra, infine, dove non è stata rivelata la presenza di ceneri.



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–  Sono stati riaperti gli aeroporti milanesi di Malpensa e Linate ed è ripreso il traffico dello spazio aereo del nord Italia. Il primo aereo a decollare dalla pista di Malpensa è stato AirOne diretto a Palermo, a Linate un Alitalia per Bari. Da Fiumicino, questa mattina alle 7, sono partiti i primi voli per il nord.

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