Violentata, picchiata, e privata del figlio. La sua colpa? Ribellarsi all’imposizione del velo. E’ accaduto ad una donna italiana di 29 anni sposata con un egiziano, un fioraio, della stessa età che voleva imporle le regole della sua tradizione religiosa. E così, l’escalation di violenze, si è conclusa con il rapimento del piccolo di tre anni . «Te lo riporto morto, piuttosto che farlo ritornare da te», aveva detto l’uomo alla madre,. Rea di non aver voluto indossare il velo quando l’Egiziano islamico invitava gli amici a casa. Il bambino le era stato sottratto circa un anno fa. Quando, in un viaggio in Egitto dai nonni, la donna era stata costretta a ripartire senza il proprio figlio,. L’uomo era convinto di crescerlo in Egitto.



La donna, dopo circa un anno, spaventatissima all’idea di perdere per sempre il figlio, si è rivolta alla polizia. L’egiziano, al suo rientro in Italia per lavorare, è stato arrestato dagli investigatori della Squadra mobile di Roma. Le accuse mosse nei confronti dell’uomo che ha rapito il bimbo di tre anni sono molto gravi: sequestro di persona, violenza sessuale, sottrazione di minore, maltrattamenti in famiglia, percosse.



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 IL BIMBO DI TRE ANNI TORNA TRA LE BRACCIA DELLA MAMMA – L’operazione è riuscita grazie alla collaborazione tra la polizia italiana, gli investigatori egiziani e il Servizio di cooperazione internazionale. In seguito ad una trattativa con i genitori del fioraio, il bimbo di tre anni è stato consegnato dalla autorità egiziane, imbarcata su un volo per Roma e, finalmente, restituito alla madre.

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