Su OK Salute in edicola una intervista a Paola Turci. La cantante romana racconta i suoi problemi di schiena. Durati per sei anni senza apparentemente trovare una soluzione. Tutto nato improvvisamente, una sera che si trovava in un ristorante. Dolori che non la facevano stare seduta. Poi la mattina dopo il blocco totale e i primi tentativi di cura. Le aveva provate tutte, Paola Turci. “Una via crucis durata tre anni” dice “nei quali ho provato di tutto: pilates, ossigenoterapia, agopuntura, farmaci, manipolazioni. Dal biologo all’osteopata, dal naturopata al posturologo, fino al metodo McKenzie, niente e nessuno riuscivano a darmi un sollievo che durasse più qualche ora. Intanto io stavo sempre peggio: seduta, in piedi o distesa, ogni posizione mi provocava un dolore insopportabile. Ho vissuto momenti di profonda disperazione, in cui mi chiedevo che senso avesse continuare a vivere con tanta fatica e tanto male. Ogni volta che mettevo fine all’ennesimo, inutile trattamento, mi sentivo sconfitta”.
 



Viene a scoprire cosa le è successo: “Ho sempre fatto molto sport: ore e ore dedicate alla mia passione per la danza di tutti i generi e a quella per lo sci nautico. Da un po’ di tempo, però, mi ero fermata completamente, preda della pigrizia: vivevo un periodo felice, mi sentivo in gran forma, avevo smesso di fumare e non avevo preoccupazioni. Mi ero completamente rilassata. È stato proprio quello il problema: interrompendo di botto l’attività sportiva, anche la muscolatura si è bruscamente rilasciata, provocando una compressione delle vertebre con due ernie allineate. Una era addirittura una scheggia, che insieme all’altra mi infliggeva il dolore lancinante”. La salvezza quando, dopo anni di trattamenti inutili, “una risonanza magnetica aveva svelato le ernie del disco. La terapia però non si trovava.



– Un giorno, sul palco, stavo peggio del solito ed ecco arrivare Andrea Angelucci, trainer e mio salvatore. Chiamato da un mio collaboratore, mi ha messo le mani sulla schiena: dopo cinque minuti mi sentivo rinata. Da allora, per oltre due anni mi sono affidata a lui: veniva a casa mia tre volte a settimana e giorno dopo giorno mi ha risistemato i muscoli lombari, applicando gli esercizi della back school, la scuola per la schiena, cioè una ginnastica che serve a correggere i difetti di postura. Mi ha anche spiegato che più si sente dolore e meno bisogna pensarci, altrimenti per proteggersi si finisce per assumere posizioni o fare movimenti che peggiorano la situazione. Esercizio fisico e mentale, tempo e costanza: ecco le medicine che hanno messo fine al mio calvario durato sei anni”. Allegato a OK salute un libro specifico dedicato ai problemi di schiena.

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