Carla Fracci ha pesantemente contestato ieri il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Uno scontro duro e ravvicinato ripreso dalle telecamere, durante l’assemblea organizzata dai sindacati contro il decreto di riforma delle fondazioni liriche al Teatro dell’Opera. La Fracci, ballerina famosa in tutto il mondo ed ex direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera, ha atteso che il sindaco di Roma Gianni Alemanno concludesse il suo intervento per raggiungerlo nelle prime file e urlargli: «Vergogna, farabutto! Non sono mai stata ricevuta in due anni», queste le parole della Fracci, rossa in viso e applaudita dal pubblico che riempiva il teatro. «Sono cose che non dico per me ma per il futuro di questo teatro» ha dichiarato poco dopo.



Non si è fatta attendere la replica di Gianni Alemanno: «Non gli ho dato un appuntamento. Glielo concederò, ma il problema di fondo è che lei vorrebbe rinnovare un contratto che dura ormai da troppi anni, e per il Teatro dell’Opera di Roma è giusto voltare pagina. Con tutto il rispetto per il suo valore mi dispiace, ma il rapporto con la Fracci è ormai superato e dobbiamo dare spazio ai giovani e ad altre offerte artistiche». Oggetto del contendere il decreto sulle Fondazioni liriche del Governo, che sta facendo molto discutere il mondo della musica e del teatro.




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L’intervento del sindaco Alemanno aveva ricevuto qualche applauso dalla platea, ma è stato contestato quando il sindaco ha provato a difendere il decreto Bondi, secondo lui molto duro “proprio per attivare un confronto”. «Il clima è troppo incandescente – ha voluto commentare il sottosegretario Francesco Giro esprimendo solidarietà al sindaco – perché qualcuno, invece di cercare soluzioni condivise e soprattutto praticabili, si ostina a gettare benzina sul fuoco, e fra questi non è certamente il governo». Il senatore del Pd Vincenzo Vita ha chiesto il ritiro del decreto di riforma delle fondazioni, mentre il gruppo Pdl in Provincia di Firenze ha chiesto le dimissioni della Fracci dal ruolo di assessore perché «stava rappresentando, a nostro modo inopportunamente, la Provincia al Teatro dell’Opera a Roma in difesa anche del Maggio Musicale Fiorentino».



 

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"E’ un peccato che il mondo artistico e teatrale sia ridotto in questa situazione – ha dichiarato poi ai microfoni di Radio Capital Carla Fracci – Il lavoro è una cosa importante per l’uomo e bisogna difenderlo. E se un Sindaco, il primo cittadino, in un anno e mezzo non trova il tempo di ricevermi, a un certo punto ci sono anche delle perplessità". E sull’episodio che ha destato così tanto scalpore, cioè delle frasi urlate a muso duro nei riguardi di Alemanno, l’ex direttrice del corpo di ballo a Roma ha commentato così "Non ci ho visto più, perché un gesto come dire "vada, vada" non lo può fare, per rispetto nei confronti di quello che ho fatto per tanti anni nelle piazze, nelle Chiese, portando avanti un discorso di decentramento senza presentarmi come "Carla Fracci", ma portando una compagnia e dando lavoro ai giovani". E sul decreto di riforma degli Enti e delle Fondazioni Liriche ha un giudizio altrettanto netto: "Il decreto è una cosa sbagliata. Rifondare le compagnie e le fondazioni è una cosa che va discussa e non portata avanti così: così è una guerra"

 

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