Secondo un sondaggio effettuato per rilevare il consumo di tabacco in Europa, quasi un cittadino su tre si dichiara fumatore. Quasi un quarto di tutti i decessi per cancro sarebbero da attribuire al consumo di tabacco e al fumo.

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Il tabacco e la salute degli europei. Un sondaggio per misurare i comportamenti e gli atteggiamenti dei cittadini dell’Unione Europea nei confronti del tabacco. L’attuale Flash Eurobarometro sul tabacco (Flash n. 253) condotto su richiesta dalla Direzione Generale Salute e consumatori e coordinata dalla Direzione Generale Comunicazione e pubblicata lo scorso marzo, ci dice che tre cittadini europei su 10 (a partire dai 15 anni) si dichiarano “fumatori”. La figura più prevalente di fumatore e rappresentata dall’individuo di genere maschile con età compresa tra i 25 e i 54 anni e operaio di professione. Quasi la metà dei cittadini dell’Unione europea sostiene di non aver mai fumato ed il 22% afferma di aver smesso di fumare. Il paese europei con la più alta concentrazione di fumatori è la Grecia (42%), seguita dalla Bulgaria (39%), Lettonia (37%), Romania, Ungheria, Lituania, Repubblica Ceca e Slovacchia (tutti al 36%). L’Italia, invece, presenta un dato pari al 29%. Si stima che il 25% di tutte le morti per cancro e il 15% dei decessi nell’Unione potrebbero essere attribuiti al fumo.



Al fine di arginare questa epidemia, l’UE sta sviluppando attivamente una politica globale di controllo del tabacco. Accanto a misure legislative si lavora sul fronte della prevenzione al fumo. Nonostante i progressi raggiunti, però, quasi un terzo dei cittadini europei non fanno a meno del tabacco e la media di sigarette fumate tra questi è di 14,4 al giorno.

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