Ha ucciso il padre, lo ha fatto a pezzi con una sega elettrica e lo ha gettato in un secchio dell’immondizia. Il ragazzo che ha fatto a pezzi il padre dopo averlo ucciso, è stato arrestato dalla polizia e ha confessato l’omicidio

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Ha ucciso il padre, lo ha fatto a pezzi e lo ha gettato nell’immondizia. Piergiorgio Zorzi, il giovane patricida di 21 anni, rintracciato alcuni giorni dopo l’assassinio, ha confessato l’omicidio. Dopo aver ucciso il padre Giorgio, di 66 anni, con un oggetto appuntito, lo ha tagliato in 5 pezzi con una sega circolare e lo ha infilato in un secchio dell’immondizia nel garage della loro abitazione di via Sant’Euprepio, nel quartiere San Massimo, nella prima periferia di Verona. Il figlio è stato fermato subito dopo il ritrovamento del cadavere Gli agenti hanno ritrovato il corpo in stato avanzato di decomposizione dopo aver ricevuto due segnalazione da alcuni condomini che, in una telefonata al 113, lamentavano un odore nauseabondo proveniente dal garage. Mentre i poliziotti stavano parlando con un vicino di casa che li ha condotti al garage chiuso, è apparso nel cortile Piergiorgio. Questi ha spiegato che si trovava lì per fumare e ha accompagnato gli agenti nel garage. Quando un agente ha visto un piede spuntare da un secchio dell’immondizia ha sollevato il coperchio, ritrovando i resti del cadavere.



Il ragazzo ha confessato l’omicidio in un interrogatorio di 5 ore, spiegando che i rapporti con il padre erano tesi da anni. Il ragazzo è stato condotto nella circondariale di Verona-Montorio, dove si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria. Intanto sono in corso ulteriori indagini.

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