– I lavoratori dei cantieri navali hanno paralizzato il porto di Napoli, generando numerosi disagi alla città e alimentando la tensione. I lavoratori dei cantieri navali hanno infatti scioperato tutta la mattinata, allentando la tensione solo intorno alle 11.20 in seguito ad una convocazione dei manifestanti in Prefettura. Dopo la convocazione, infatti, la manifestazione è stata prima alleggerita e poi sospesa. IN mattinata i lavoratori dei cantieri del Mediterraneo, in particolare, avevano bloccato la viabilità interna allo scalo piazzando muletti e rimorchi di traverso protestando contro il presidente dell’Autorità portuale Dassatti perché, a detta loro, avrebbe sempre più ridotto gli spazi per la cantieristica a vantaggio delle attività legate alla crocieristica.
– La sospensione dello sciopero, in ogni caso, per i lavoratori è valida solo fino a giovedì prossimo, fino all’incontro del 6 maggio al quale parteciperanno i lavoratori i rappresentanti delle imprese le parti sociali e i vertici dell’Autorità portuale. «Se l’incontro di giovedì si dovesse concludere con un nulla di fatto torneremo in piazza già venerdì mattina. Siamo determinati a difendere il posto di lavoro delle circa 500-600 persone impiegate nell’indotto portuale, settore che potrebbe essere messo in crisi da una norma che così com’è, ci penalizza fortemente» ha detto uno dei manifestanti».
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I trecento lavoratori del porto, in particolare, hanno manifestato contro il nuovo regolamento dell’ente portuale che regola l’accesso ai bacini di carenaggio della cantieri del Mediterraneo. «E’ stato inviato a tutte le aziende del comparto soltanto ieri, nonostante ci sia stato la scorsa settimana il comitato portuale. In quella sede il problema è stato affrontato in modo molto marginale» hanno detto i manifestanti, temendo che il regolamento agevoli gli armatori stranieri