Francesco Barbato, deputato dell’Italia dei valori interviene nel corso di un dibattimento alla Camera dei Deputati. Si discute sul provvedimento degli incentivi. Preside la seduta l’onorevole Rocco Buttiglione. L’onorevole dell’IdV apre e chiude il suo intervento con i versi di una famosa canzone dal repertorio dei cantautori italiani. La canzone è Viva l’Italia, l’autore è il cantautore romano Francesco De Gregori. Il pezzo, inciso circa trent’anni fa, è stato spesso protagonista di usi e consumi a favore di questa o quell’altra forza politica, dai socialisti di Bettino Craxi alla destra parlamentare. Ovviamente, visti i versi che declamano una sorta di orgoglio nazionale per un paese “derubato e colpito al cuore”.
L’onorevole Barbato si spinge, citando ancora la canzone, a definire il suo partito “l’Italia che resiste”. Il presidente della seduta, Rocco Buttiglione, lo invita diverse volte ad attenersi al tema del dibattimento senza troppe citazioni “cantautorali”. L’intervento termina con l’ultima citazione da Viva l’Italia. Tutto molto bello. Peccato che l’onorevole Barbato abbia per ben due volte nominato l’autore della canzone in modo errato. Invece di Francesco De Gregori, infatti, lo ha chiamato “Francesco De Gregorio”. Chi sarà mai?