La famiglia di un ragazzo oggi ventenne condannata a pagare 200mila euro. Nel 2002 il giovane, di Milano, in gita con l’oratorio, urtò una donna di 71 anni che procedeva in bicicletta nella corsia opposta facendola cadere nel Naviglio Grande. Miranda Gurgo morì dopo un anno di coma. Adesso il tribunale di Milano ha decretato i genitori di Daniel Pedrazzoli colpevoli di non aver dato al figlio “un’educazione civica adeguata”. La condanna li obbliga a risarcire con 200mila euro la famiglia della donna morta. Se entro dieci giorni non pagheranno almeno una parte della somma, la loro casa verrà pignorata.
La famiglia Pedrazzoli, che ha già speso nel tempo circa 17mila euro di spese legali, adesso teme di finire sul lastrico. Il padre lavora in una ditta di soccorsi stradali, la madre fa la colf e lui, Daniel, è precario un call center. C’è poi un altro figlio ancora studente. Daniel era in gita con l’oratorio e come si usa in questi casi la famiglia aveva firmato una autorizzazione. La gita era coperta da assicurazione. Il giudice che ha condannato i genitori, però, sostiene che “l’affidamento del minore alla custodia di terzi solleva il genitore dalla presunzione di colpa in vigilando ma non da quella di colpa in educando”.
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– Avendo il ragazzo effettuato una manovra in bicicletta giudicata azzardata. “La manovra di sorpasso di Daniel dimostrò un mancato rispetto delle regole di civile convivenza” dice la sentenza. I genitori sono “comunque tenuti a dimostrare di avere impartito al minore stesso un’educazione adeguata a prevenirne comportamenti illeciti”. E’ stato condannato anche il Parco del Ticino gestore della pista ciclabile dove è avvenuto l’incidente perché in quel punto priva di recinzioni.