I resti di Caravaggio sono in un ossario della Toscana. Lo sostengono alcuni antropologi che si dicono quasi certi siano le ossa di Caravaggio, il famoso pittore che rinnovò lo stile pittorico mondiale. Le ossa sarebbero in un ossario toscano, a Porto Ercole. Diversi gli indizi che fanno pensare siano proprio i resti di Michelangelo Merisi, il pittore lombardo. “Abbiamo condotto i test Dna su questi resti, e considerato i risultati tra i presunti familiari di Caravaggio, le persone con lo stesso cognome”, ha detto a Reuters tv Giorgio Gruppioni, un docente di antropologia che fa parte della squadra di ricerca. “Abbiamo la compatibilità con questi elementi genetici. Dunque questa persona… potrebbe provenire dallo stesso gruppo familiare come gli attuali Merisi”.
I racconti e la storia dicono che Caravaggio fu ucciso proprio su una spiaggia della Toscana (altre teorie parlano di morte per collasso dovuto a malattia, forse la sifilide). Nel 2001 un ricercatore dichiarò di aver trovato il certificato di morte di Caravaggio. Si giunse quindi al cimitero toscano di San Sebastiano, e poi a un ossario nella vicina Porto Ercole. Gli spagnoli, che nel 1610, anno di morte del pittore, governavano Porto Ercole, avrebbero seppellito il cadavere in segreto per evitare che qualcuno potesse rivendicare i diritti sui suoi dipinti.
Gli antropologi infine sostengono che le ossa rinvenute possono essere quelle di un uomo di 39 anni, l’età che aveva il Merisi al momento della morte, e corrisponderebbe anche l’altezza, più di un metro e settanta.