Bernardo Caprotti, il fondatore dell’Esselunga, contro la Coop. Si sta consumando, in questi giorni, l’ennesima battaglia tra Caprotti, patron dell’Esselunga e le Coop.

Si sta consumando, in questi giorni, l’ennesima battaglia tra Caprotti, patron dell’Esselunga e le Coop. Questa volta, in particolare,Caprotti sta combattendo contro Coop Estense di Modena, e lo sta facendo a colpi di pagine pubblicitarie comprate su alcuni quotidiani nazionali per spiegare le proprie ragioni. Nel 2000, racconta il fondatore di Esselunga, l’azienda si aggiudicò per 24 miliardi di lire, nell’ambito di un Programma di riqualificazione urbana del Comune, un terreno sul quale, su una porzione limitata, avrebbe potuto costruire un supermercato. Nel febbraio 2001, tuttavia, Coop estense partecipò ad un’asta giudiziale proponeva l’acquisto di 9mila metri quadrati, la parte rimanente del l’area. Caprotti, con i sui 44mila metri quadrati, è proprietario del 72% dell’aerea, mentre la norma stabilisce che per essere padroni della destinazione d’uso, sia necessario possederne il 75.



Leggi anche: TERREMOTO AQUILA/ 5 scosse colpiscono l’Abruzzo – Tutti i Comuni della provincia dell’Aquila interessati

Leggi anche: PREVISIONI TRAFFICO/ La situazione del traffico di oggi, lunedì 19 luglio 2010

 «La Coop Estense ha pagato quell’area quattro volte il valore di stima pur di impedire l’apertura di un concorrente “scomodo” come Esselunga», scriverà la Gazzetta di Modena riferendosi all’acquisto della porzione di terreno, per 23 miliardi, da parte di Mario Zucchelli, presidente di Coop Estense, e di alcuni delegati Coop. Da allora, tecnici e assessori del Comune si riuniscono periodicamente per dibattere sul da farsi. Nel 2008 Daniele Sitta, assessore al¬l’Urbanistica ed ex funzionario Coop, propone all’Esselunga di cedere il terreno alla Coop Estense, e di costruire il supermercato altrove, minacciando di cambiare la destinazione d’uso se non avesse accettato. Minacce ribadite dal sindaco di Modena Giorgio Pighi e ancora da Sitta alcuni giorni fa: «è arrivato il momento di sfilare quello spiazzo il futuro centro commerciale e di programmarne la costruzione altrove». Intanto, Caprotti ha annunciato la volontà di far diventare la questione un caso nazionale, mentre Sitta e Pighi hanno intenzione di querelare Caprotti.



 

Leggi anche

Ultime notizie/ Ultim'ora oggi Manovra: caos in commissione Bilancio, slittano i tempi