Il quartiere Santa Giulia di Milano è stato messo sotto sequestro per l’avvenelamento di una falda acquifera sottostante. Santa Giulia avrebbe dovuto rappresentare il gioiello ingegneristico e architettonico del gruppo Risanamento, ora fallito.

Doveva essere un gioiello dell’architettura, un modello di ingegneria civile. E invece, il quartiere milanese di Santa Giulia, – al di là del fallimento di Risanamento, l’impresa edile fallita di Zunino, che avrebbe dovuto completare i lavori, si è rivelata un flop. Situata nella periferia sud-est di Milano, su un aera di circa un milione di metri quadrati, del valore di un miliardo di euro, è stata messa sotto sequestro polizia tributaria della guardia di finanza. L’ l’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente) ha, infatti, depositato in procura una relazione decisamente inquietante.



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L’acqua di una della falde sottostanti risulterebbe avvelenata da sostanze cancerogene. Sostanze come i solventi clorurati, il mercurio e il tricloroetilene, presenti nella falda in misura cento volte superiore al consentito. Si tratta di elementi dannosi per la gravidanza e la fertilità e la loro provenienza sarebbe imputabile alla industrie Montedison che un tempo sorgevano sulla zona. Ai tempi, dove ora si trovano le abitazioni residenziali, sono stata sepolte abusivamente scorie e macerie delle acciaierie. 



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