Sono stati arrestati sei affiliati al clan dei casalesi che tentavano di introdursi negli appalti per l ricostruzione dell’Aquila in seguito al terremoto
Sei affiliati al clan dei Casalesi stava tentando di infiltrarsi negli appalti per la ricostruzione dell’Aquila in seguito al terremoto. L’operazione untouchable ha permesso di bloccare 100 milioni di euro di beni e di monitorare costantemente il tentativo di infiltrazione del clan nel giro di affari che ruota attorno alla ricostruzione. Le indagini hanno intercettato le telefonate che facevano riferimento ai soldi inviati per costituire le imprese necessarie alla ricostruzione. Il blitz ha permesso di portare alla luce le infiltrazioni del clan anche per quanto riguarda la costruirne dell’autostrada A3 e ha portato alla luce la presenza del clan anche al di fuori dei confini campani.
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Il blitz è stato coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, con l’impiego di 500 uomini della Guardia di Finanza. I sei arrestati sono accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso. Gli accusati sarebbero, fanno sapere i finanzieri del GICO del Nucleo Polizia Tributaria di Roma, «espressioni economiche» del clan. Questi operavano nel Casertano ed avevano allargato il loro giro di attività nel Lazio, in Abruzzo e in Toscana. Sono state, inoltre, denunciate 54 persone, considerate responsabili di associazione a delinquere di stampo mafioso, favoreggiamento, intestazione fittizia di beni ed esercizio abusivo di attività finanziaria.