Marco Tronchetti Provera, ex presidente Telecom e l’allora vice-presidente Marco Buora sono indagati nell’ambito dell’inchiesta sui presunti dossier illeciti dell’azienda Telecom per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e accessi abusivi informatici.
Nell’ambito dell’inchiesta sui presunti dossier illeciti dell’azienda Telecom, l’ex presidente Marco Tronchetti Provera e l’allora vice-presidente Marco Buora sono indagati per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, accessi abusivi informatici e corruzione di pubblico ufficiale. L’indagine è stata avviata dalla Procura di Roma che, in seguito, ha trasferito, per competenza, gli atti a quella di Milano. L’indagine, come ha anticipato il Corriere della Sera, è stata «blindata per almeno sei mesi, a cavallo degli uffici giudiziari di Roma e Milano». Secondo le indagini, le caccuse sarebbero legate ad un presunto «mercimonio di tabulati telefonici». Sarebbe stato effettuato attraverso Radar: si tratta di un sistema per tutelare il traffico sulla telefonia mobile dalle frodi che, per una falla, consentiva di carpire i dati senza lasciare traccia.
L’avvocato di Pirelli Roberto Rampioni, non ha tardato ha replicare, dichiarando che «Tronchetti Provera e Buora sono estranei ai fatti» e che «è estremamente difficile commentare qualcosa di cui non si ha alcuna evidenza, al di là della sommaria ricostruzione riportata dal Corriere della Sera». Secondo il legale «la vicenda riguarda un sistema informatico (Radar) presente in Tim dal 1999 (ben prima dunque dell’arrivo di Tronchetti Provera e Buora: 2001». Il sistema, inoltre, «fu scoperto – continua – e segnalato nel giugno 2006 sia all’Autorità Giudiziaria di Milano sia al Garante della Privacy dalla Telecom di Tronchetti Provera, su espressa indicazione di Tronchetti Provera».