Dei sindacalisti estorcevano denaro a quattro aziende di pulizie, minacciandole di aizzare i loro dipendenti a indire scioperi a raffica
Dagli 800 ai 5mila euro al mese. E’ quanto chiedevano alcuni sindacalisti, arrestati dalla Polfer di Milano, a delle ditte di pulizia per impedire che i propri dipendenti indicessero degli scioperi. Secondo le indagini, i sindacalisti sfruttando il fatto che i dipendenti erano pagati in ritardo, minacciavano le ditte di aizzarglieli contro. 4 le aziende coinvolte. Una di queste, dopo la prima minaccia si è rivolta alla polizia. Pasquale Maio, 46 anni, segretario nazionale aggiunto del Salpas (sindacato che fa capo all’Orsa) e Walter Di Bona, 43 anni sono finiti in manette. Sono indagati anche il segretario nazionale del Salpas, Claudio Fiorenza e Martino Maio, fratello di Pasquale, che lavorava nella segreteria del sindacato. La Polfer è riuscita a comprovare diversi passaggi di mano in mano di mazzette e, in particolare, a filmare Pasquale Maio mentre riceveva 10mila euro fuori dalla stazione di Rogoredo. «E’ una brutta pagina. I rappresentanti dei lavoratori non si dovrebbero prestare a certe cose. E’ brutto che un sindacato come l’Orsa complotti con le imprese perchè non si effettuino o si effettuino male le pulizie a bordo dei treni», ha dichiarato l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti.
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