Il 30 e il 31 agosto, tutti i lavoratori della Tirrenia, la flotta navale pubblica, hanno indetto 48 ore di sciopero. I lavoratori della Tirrenia hanno indetto lo sciopero contro la privatizzazione della flotta navale pubblica.
Per chi si trova su un isola per le ferie, o per chi intende andarci, meglio programmare partenze o rientri lontano dal 30 e dal 31 agosto. Per allora, infatti, sono previste due giornate di sciopero, annunciato da Uiltrasporti, per tutti i lavoratori della flotta Tirrenia. Il segretario generale della Uiltrasporti, Giuseppe Caronia, ha sottolineato come «la categoria dei marittimi è quella che negli ultimi 15 anni, consapevole delle ricadute negative che lo sciopero comporta per i tanti cittadini e cittadini-lavoratori, ne ha fatto ricorso di gran lunga molto meno di qualsiasi altra categoria pur avendo subito pesanti processi di ristrutturazione e visto diminuire di ben l’ottanta per cento i loro posti di lavoro». Inparticolare, secondo Caronia, «il settore del cabotaggio «è rimasta l’unica fonte occupazionale per i marittimi italiani i quali provengono quasi esclusivamente dalle aree più svantaggiate del Paese e per i quali la perdita del posto di lavoro rappresenta una condanna alla disoccupazione eterna ed alla disperazione propria e dei propri familiari».
Fa eco a Caronia il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, per il quale lì’atteggiamento del governo in merito alla privatizzazione della flotta pubblica e dei lavoratori che ne fanno parte, sarebbe « assolutamente inaccettabile». Secondo Angeletti, «sperano che siccome è agosto si può liquidare l’azienda, farla fallire e far perdere svariate migliaia di posti di lavoro in silenzio. Sono matti», ha dichiarato, sottolineando che «il governo ha fatto una gara per la privatizzazione di Tirrenia che noi abbiamo criticato e per tempo avevamo suggerito come doveva essere fatta. Abbiamo avuto ragione e infatti la gara è andata fallita. Adesso hanno nominato il commissario straordinario per portare l’azienda in liquidazione e questo non ha avuto neanche la decenza di convocare i sindacati».
Leggi anche: MILANO/ Ex miliardario diventato povero, tenta di rapinare un’edicola e una farmacia