In occasione dello sciopero del 30 e del 31 agosto dei lavoratori della Tirrenia per protestare contro la privatizzazione della flotta navale pubblica, il segretario della Uilt, Giuseppe Caronia, ha chiesto al governo di scartare qualunque ipotesi di precettazione e differimento.

Il segretario generale della Uilt ha chiesto di scartare fin da subito l’ipotesi di precettare e differire lo sciopero proclamato dai lavoratori della Tirrenia per 30 e 31 agosto prossimi. Giuseppe Caronia ha inviato alle massime cariche dello Stato, nonché al Governo e alla Commissione di garanzia sugli scioperi una lettera in cui difende la scelta dei lavoratori di incrociare le braccia per allora. Lo sciopero è stato indetto in occasione della privatizzazione della flotta navale pubblica.



 

«Ben più gravi e pesanti sarebbero state le conseguenza per gli utenti che avrebbero potuto subire fermi improvvisi e non preannunciati o qualsiasi altra forma di protesta degli equipaggi le cui modalità e la cui intensità non sarebbe stato possibile prevedere», ha dichiarato Caronia difendendo la decisione di scioperare il 30 e il 31 agosto. Caronia ha poi ribadito che lo sciopero può essere evitato se il governo convocherà i sindacati per «pervenire ad un’intesa che garantisca, in ogni caso, a parte la regolare erogazione degli stipendi ai lavoratori, i livelli occupazionali, contrattuali ed eventuali adeguati ammortizzatori sociali».



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