Milingo, in una lettera indirizzata al Papa, comunica che il 15 agosto sarà proclamato patriarca di Lusaka, capitale dello Zambia, città della quale, prima di essere spretato e scomunicato, era arcivescovo.

E’ tornato Milingo. Eclissatosi da mesi, pare in una stamberga coreana, senza il becco di un quattrino, e imprigionato in un matrimonio del quale vorrebbe disfarsi, balza di nuovo agli onori della cronaca. L’ex arcivescovo ribelle di Lusaka, capitale dello Zambia, spretato dopo il suo matrimonio e scomunicato in seguito alla consacrazione di 4 sacerdoti sposati, annuncia al mondo il suo prossimo ritorno. Ha scritto al Papa. Comunicandogli che, il 15 agosto, sarà proclamato arcivescovo di Lusaka.

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Milingo, che si era sposato nel 2001, secondo il rito Moon, con Maria Sung, ha scritto al Papa «Santità, il 15 agosto sarò proclamato Patriarca di Lusaka: toglietemi la pensione, torno in servizio». Si tratterà di una proclamazione per acclamazione. Di fatto, un auto-proclamazione, del tutto priva di alcuna legittimità. «Sto lavorando per la Chiesa, dentro la Chiesa», continua la missiva. «Per i preti sposati e per affrontare il male che in essa si annida», conclude alludendo alle sua storica battaglia contro il celibato dei preti e ai recenti scandali sulla pedofilia che hanno coinvolto alcuni sacerdoti.