A Milano ci sarebbero circa 13 milioni di topi, dieci pantegane per ogni abitante. Sono dati ufficiali di cui si parla in questi giorni dopo che una delle zone più residenziali della città si è scoperta letteralmente infestata di ratti. E’ piazza Armerio, in zona Corso Washington, una bella zona di Milano dove le case costano anche 7mila euro al metro quadro e dove si trova l’elegante Hotel Marriott, sede di tanti convegni ed eventi.



Eppure le mamme sono dovute scappare con i loro bambini terrorizzati dallo spettacolo a cui si sono trovate davanti sempre più frequentemente ai giardinetti pubblici: piccioni che combattono contro i ratti per difendere il territorio. Secondo le testimonianze, si tratta di ratti molto aggressivi e che si stanno moltiplicando nascosti dai cespugli e dai rampicanti. Altre zone di Milano infestate dai topi sono quelle di Piazza Lega Lombarda, il Parco Sempione e il Foro Bonaparte.



Per Susanna cantoni responsabile del servizio prevenzione dell’Asl, “serve un piano generale di disinfestazione della città. I piccoli interventi localizzati non bastano più”. All’Asl dicono anche che eliminare dle tutto i topi non è possibile: “Possiamo solo contenerle”. L’Asl convocherà a breve un tavolo d’emergenza con Palazzo Marino, Amsa, A2A, MM, amministratori di condominio e associazioni edili.

«I ratti sono animali selvatici e, dunque, possono essere anche aggressivi; ma è più difficile che attacchino le persone», sostiene Luigi Bonizzi, docente di Patologia animale, Igiene e Sanità pubblica veterinaria all’Università Statale. E le malattie? «I topi contaminano l’ambiente con urine e feci, sono portatori di parassiti e virus, possono provocare infezioni dermatologiche e attaccare la leptospirosi».