I copri di una donna e di un uomo sono stati ritrovati al largo di Peschiera, nel Lago di Garda. Entrambi erano incappucciati e con le mani legate dietro la schiena. Non si conoscono ancora le generalità dei due morti. Erano seminudi, la testa in un sacchetto di cellophane, avvolti in cartoni e legati con corde resistenti.
I corpi sono stati ritrovati nel Lago di Garda all’altezza di Peschiera, il primo domenica sera, la donna questa mattina a circa 150 metri di distanza. Lui avrebbe 70 anni. L’uomo sarebbe morto per strangolamento mentre per la donna bisogna ancora accertare le cause e soprattutto per entrambi è da chiarire il movente. L’uomo è stato trovato da alcuni lavoratori del Bar Centrale.
«Stavamo pulendo, come al solito – dice il titolare del bar – la piattaforma esterna dalle alghe, quando ci siamo accorti di un grosso involucro, sembrava un grande pacco, che era rimasto incastrato tra la nostra terrazza e l’argine del canale». Si presume che date le condizioni di maltempo di questi ultimi giorni, i corpi possano arrivare dalla sponda bresciana del Lago. Tutte le ipotesi al momento sono aperte.