Lite fra medici in sala parto. Nuovo episodio sempre a Palermo, questa volta all’ospedale Papardo. La discussione secondo la denuncia fatta dai genitori del bimbo, sarebbe nata intorno alla decisione se procedere a un parto cesareo o naturale.

Il diverbio ha provocato lesioni al nascituro, secondo il professor Ignazio Barberi, direttore dell’unità operativa di terapia intensiva neonatale del Policlinico di Messina, “Il bambino ha avuto una sofferenza post ischemica. Abbiamo proceduto con la ventilazione e l’abbiamo sedato e intubato ed è in coma farmacologico”. Nella denuncia la puerpera Ivana Rigano, di 24 anni, e il marito Nicola Mangraviti, di 34, spiegano che il bambino ha sofferto per una mancata ossigenazione al cervello perché nato con ritardo dopo ore di travaglio. Il ginecologo Rosario Pino voleva procedere con il taglio cesareo.



Il primario Francesco Abate e il suo aiuto Saverio Esposito hanno ordinato che si procedesse con parto naturale. Ci sono volute quattro ore di travaglio. Il padre del bimbo a questo punto, sospettando che le cose non erano andate come dovevano, ha aggredito il primario. E’ la seconda volta in tre settimane che si verifica un caso analogo a Messina: al Policlinico altri due medici avevano litigato in sala parto, ritardando la nascita di un bimbo e provocando problemi al neonato e alla madre.



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