Sarah Scazzi non ha più dato notizie ormai da più di un mese, da quel 26 agosto. Adesso però cominciano a spuntare i primi segnali, le prime possibili piste. Ad Avetrana, il paesino in provincia di Taranto dove viveva la ragazza. È adesso arrivato l’ex comandante del Ris di Parma, Luciano Garofano, per prendere in mano le indagini. E proprio adesso è stato ritrovato il cellulare di Sarah in un casolare abbandonato non molto lontano dal luogo della scomparsa.



Il luogo è tra le campagne di Avetrana e Nardò in contrada Tumani, territorio della provincia di Lecce. La notizia è stata diffusa dal Tg5: sul posto trovano le autorità e il procuratore aggiunto di Taranto, Pietro Argentino. Il telefonino è bruciato e senza batteria e scheda telefonica. Lo avrebbe trovato lo zio di Sarah che stava pulendo proprio quel terreno dalle erbacce. E poi arriva la nuova congettura della madre di Sarah. A diffondere la notizia è il Tg5. Al momento sul posto si trovano le autorità e il procuratore aggiunto di Taranto, Pietro Argentino. Il telefonino è senza batteria e scheda telefonica. Inoltre è anche bruciato.



A trovare il telefonino sarebbe stato lo zio della ragazzina che stava ripulendo il terreno, insieme ad altri operai, dalle sterpaglie per poi bruciarle. In una intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno, la mamma di Sarah Scazzi parla di una possibile rivelazione clamorosa. La ragazza potrebbe avere una sorellastra. Si tratterebbe di una figlia che il marito (e padre di Sarah) avrebbe avuto da una relazione extra coniugale. La sorellastra vivrebbe a Milano.

Per Concetta Serrano Spagnolo, la cosa potrebbe nascondere vendette e rancori che possono essere stati sfogati proprio su Sarah. I dubbi della donna risalgono ad alcuni episodi. In uno di questi, ricorda la madre di Sarah, sua figlia stava giocando con il cellulare del padre. Dentro, la foto di una bambina di circa 5 anni. Sarah avrebbe chiesto: "Chi è questa? Un’altra tua figlia che vive a Milano?" facendo intuire che ce ne potrebbero essere anche più di una.



La signora Spagnolo poi conferma anche i suoi sospetti sulla badante rumena. Il giorno che Sarah scomparve, dice, lei continuava a telefonare non sappiamo a chi.